Si informano le imprese associate del recente Comunicato della Regione Piemonte intitolato “Caro materiali – Informativa in materia e prime indicazioni operative”.
Anche su richiesta dell’Associazione dei costruttori, la Regione ha emesso questo Comunicato affrontando diversi temi: l’inapplicabilità del sistema compensativo appena introdotto per gli appalti futuri, oggetto attualmente di progettazione in itinere, la necessità di garantire corretta ed adeguata marginalità alle imprese, il contrasto al fenomeno delle gare deserte e la possibile perdita di finanziamenti per le pubbliche amministrazioni.
Nei casi di gare aggiudicate con contratto stipulato o in fase di stipulazione o per quelle gare con offerte già pervenute, ma con aggiudicazione ancora in corso di valutazione, la Regione invita le stazioni appaltanti ad utilizzare l’istituto della variante in corso d’opera di cui all’art. 106, comma 1, lett. c) o comma 2 del d.lvo n. 50/2016; appare evidente la riconducibilità del fenomeno “caro materiali” a quello delle circostanze impreviste ed imprevedibili, con conseguente modifica del contratto nella parte in cui prevedesse eventualmente clausole di divieto di revisione dei prezzi.
Per la fattispecie diverse da quelle precedenti (procedure arrivate con termine non scaduto e procedure da avviare con progetto validato) al netto di ipotesi di annullamento in autotutela, la Regione invita le P.A. ad introdurre clausole revisionali, quantificando fin dalla stipula del contratto l’importo aggiuntivo in compensazione, integrando i bandi ed i documenti di gara.
Secondo la Regione, in tutte le ipotesi sopra descritte, non si andrebbe mai ad alterare la natura generale del contratto.
Nel caso di appalti con progettazione in corso o da avviare, l’ente regionale invita invece i progettisti a predisporre idonee analisi dei prezzi, laddove i prezzi di riferimento contenuti nel Prezzario Regione Piemonte ed. 2021, non siano congrui rispetto al normale andamento del mercato.
Viene precisato inoltre che le risorse economiche necessarie per la messa in atto di quanto ipotizzato devono essere riscontrate dalle stazioni appaltanti all’interno dei quadri economici ovvero attingendo ad ulteriori fonti di finanziamento proprie, secondo le rispettive possibilità; non è stata al momento accolta la richiesta della nostra Associazione relativa alla creazione di un fondo regionale ad hoc a disposizione delle stazioni appaltanti, al fine di integrare i propri quadri economici eventualmente carenti rispetto al “caro materiali”.
Nell’allegare copia del Comunicato in discorso, gli uffici del Servizio del Servizio LL.PP. (tel. 01181377229-238, mail opere.pubbliche@cce.to.it) restano a disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti e per supportare le imprese nelle rispettive dinamiche negoziali con le pubbliche Amministrazioni contraenti.
GR/la
Allegati:
Comunicato Regione Piemonte Apri
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