Il settore delle costruzioni, dopo aver trainato l’economia a partire dal primo semestre 2021 con un aumento del PIL del 6,6%, uno dei più alti in Europa, aveva registrato un calo nell’ultimo semestre del 2022.
Nel primo semestre 2023, prima di apprendere dello shock normativo, i principali indicatori si proiettavano verso una crescita che non si concretizzerà mai.
Senza interventi immediati sono a rischio fallimento 2.500 imprese e oltre 20.000 posti di lavoro.
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