E' stato emanato il Regolamento regionale n. 1/R recante la disciplina della conferenza di copianificazione e valutazione per la formazione e approvazione del piano regolatore generale e delle sue varianti
È stata pubblicata sul Supplemento ordinario n. 1 del Bollettino Ufficiale regionale n. 4 del 26 gennaio scorso, il Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 1/R del 23 gennaio 2017, avente ad oggetto il “Regolamento regionale recante: “Disciplina della conferenza di copianificazione e valutazione prevista dall’articolo 15 bis della legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e del ruolo e delle funzioni del rappresentante regionale”, che Vi si trasmette in allegato.
Il funzionamento della conferenza di copianificazione e valutazione del piano regolatore generale e delle sue varianti, attendeva questo regolamento previsto al comma 6 dell’art. 15 bis suddetto, anche in riferimento al ruolo e alle funzioni del rappresentante regionale in seno alla conferenza.
Il Regolamento, che si compone di 16 articoli, enuncia ai Principi generali, le finalità della conferenza che è prevista al fine di garantire la partecipazione attiva delle amministrazioni competenti e interessate nella valutazione delle scelte di pianificazione urbanistica dell’ente locale, anche allo scopo di dare coerente applicazione ai diversi livelli di pianificazione sovraordinata.
Le amministrazioni che partecipano alla conferenza con diritto di voto sono il comune o la loro forma associata, la provincia o città metropolitana, la Regione, e il Ministero dei beni e delle attività culturali, quest’ultimo per le varianti di adeguamento al PPR o al PTR, con specifica considerazione dei valori paesaggistici, nonché per quelle successive in caso di presenza di beni paesaggistici.
Le valutazioni delle scelte di pianificazione urbanistica dell’ente locale sono espresse dai rappresentanti degli enti summenzionati o da loro delegati. Il rappresentante di ogni ente può essere accompagnato dalle strutture tecniche dell’ente di appartenenza o da professionisti incaricati, esperti nelle materie in discussione.
La partecipazione della Regione alla conferenza è attribuita al dirigente della struttura tecnica regionale competente per materia e per ambito territoriale, individuato quale rappresentante unico regionale.
Il rappresentante regionale ha il compito di perseguire l’applicazione della disciplina in materia di governo del territorio, programmazione e pianificazione regionali, egli ha altresì il compito di formulare il parere unico per la conferenza e il voto finale sul piano o sulla variante, raccogliendo e armonizzando i pareri delle altre strutture dell’ente che lo stesso deve chiamare ad esprimersi. Per formulare il parere unico, il rappresentante regionale ha facoltà di indire conferenze di servizi all’interno dell’ente.
La conferenza è convocata dal legale rappresentante del soggetto istituzionale che propone il piano, con comunicazione della convocazione della prima seduta fatta pervenire alle amministrazioni almeno trenta giorni prima della data fissata per lo svolgimento della seduta. La convocazione deve essere trasmessa in modalità telematica attraverso posta elettronica certificata (PEC) o altra modalità telematica definita con provvedimento della Giunta regionale, e deve indicare oggetto, luogo, data e ora in cui si svolgerà la conferenza. Alla convocazione è allegata la relativa deliberazione e la documentazione tecnica e amministrativa in formato PDF/A firmati digitalmente ai sensi di legge.
Qualora all’invio della convocazione in modalità telematica, non fosse possibile il contestuale invio elettronico in un’unica soluzione della relativa documentazione tecnica e amministrativa, la stessa può essere consegnata per le vie ordinarie sotto forma di copia su supporto digitale, almeno trenta giorni prima della data fissata per lo svolgimento della seduta.
La convocazione della seconda seduta di ciascuna conferenza è fatta pervenire alle amministrazioni via PEC almeno dieci giorni prima della data fissata per lo svolgimento della seduta.
La seduta della conferenza è valida con la presenza di almeno tre delle amministrazioni aventi diritto di voto e può svolgersi anche mediante videoconferenza.
Alla seduta conclusiva della conferenza, i partecipanti presentano al presidente, in forma scritta, i propri pareri, le osservazioni e i contributi, e ogni partecipante può illustrare i contenuti del proprio documento. Il presidente, tenuto conto delle osservazioni, formula la proposta di parere della conferenza e, nella stessa seduta, la sottopone al voto dei rappresentanti, con l’approvazione a maggioranza. Il presidente ha l’onere di trasmettere integralmente il parere conclusivo sia alle amministrazioni partecipanti sia al Consiglio comunale.
La conferenza esprime un parere positivo, positivo con condizioni o negativo.
Se il Consiglio comunale non intende accettare integralmente il parere della conferenza, può riproporre le parti della proposta tecnica del progetto definitivo non condivise, chiedendo di sottoporle al riesame della conferenza, in questo caso la conferenza viene riconvocata.
Il parere negativo impedisce l’approvazione del piano o della variante, comporta la conclusione del procedimento e la decadenza delle misure di salvaguardia sulla proposta tecnica del progetto definitivo.
La deliberazione di approvazione del piano o della variante sono pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione.